Le sfide del cambiamento climatico. Uno sguardo sul Gran Sasso d’Italia. Appuntamento 2 e 3 novembre a Teramo e Castelli
Il Cambiamento Climatico impone grandi sfide.
La Montagna è in prima linea in questa fase cruciale con il clima che incalza tutto il nostro unico pianeta.
Il Gran Sasso d’Italia, sistema montuoso dai tanti primati, è osservato speciale, oggetto di costante e complessa elaborazione da studiosi e ricercatori.
Conoscere per amare
Il tema del Cambiamento Climatico, oramai meglio definibile come Crisi Climatica, è attuale e ineludibile. Non possiamo più ignorare e restare fuori da quanto accade attorno a noi. Lo confermano scienziati, istituzioni, associazioni con documenti, analisi, elaborazioni e proiezioni. Importante il coinvolgimento diretto di cittadini consapevoli e responsabili. Fai, Fondo ambiente italiano e Cai, Club Alpino Italiano sono impegnati nell’azione di sensibilizzazione rivolta a soci e non soci.
FAI e CAI
Le giornate del 2 e 3 novembre consentiranno di approfondire aspetti normativi e scientifici sull’immenso patrimonio espresso dalle montagne, con le risorse naturali e i benefici ecosistemici vulnerabili alla crisi climatica.
Abruzzo e Gran Sasso d’Italia
L’Abruzzo è terra di montagne con una continuità di sistemi montuosi d’Appennino che ne delineano anche il Sistema delle Aree Protette. Sarà particolarmente utile e interessante seguire le relazioni di geologia, clima e meteorologia che, con visione nazionale, illustreranno ciò che accade in Abruzzo e le conseguenze sulle “terre alte”.
Consapevolezza
Prendiamo parte a queste due giornate, consapevoli degli argomenti e su questi confrontarsi, riflettere e discutere. La proposta educativa, informativa e formativa è completa con relazioni a Teramo ed escursione in ambiente a Castelli.
2 novembre
Il due novembre la Tavola Rotonda (ore 17:00) presso l’Ufficio Informazioni Turistiche di Teramo sul Tema: “Le sfide del cambiamento climatico. Uno sguardo sul Gran Sasso d’Italia” ci presenterà i dati con il glacialismo, quello che accade al permafrost e le ricadute sugli ambienti montani che coinvolgono anche le dinamiche di specie vegetali e animali: una panoramica sugli elementi indicatori della crisi climatica in atto.
INTERVENGONO:
Marco Giardino (Università degli Studi di Torino, Vicepresidente del Comitato Glaciologico Italiano) Geodiversità e patrimonio geologico nel cambiamento climatico e ambientale
Gabriele Curci (Università degli Studi dell’Aquila, Vicedirettore del Centro di Eccellenza per lo Studio dell’Atmosfera CETEMPS) I dati sui cambiamenti climatici recenti in Abruzzo
Samuele Giampietro (Associazione AQ Caput Frigoris) Capire la differenza tra meteo e clima e il cambiamento climatico sulle nostre montagne
MODERA: Federico Roggero (Sapienza Università di Roma)
3 novembre
Il giorno dopo in ambiente, con escursione al Fondo della Salsa, nello spettacolare anfiteatro della Parete Nord del Monte Camicia per osservare da vicino i cambiamenti climatici in atto “. Un’esperienza condivisa con la Sezione Cai di Castelli.
Parete Nord del Monte Camicia
Consiglio a tutti l’escursione al Fondo della Salsa, che consente l’avvicinamento ai piedi della Parete Nord del Monte Camicia. Abbiamo la possibilità di trovarci di fronte a un imponente bastione roccioso, simbolo del Parco Nazionale del Gran Sasso d’Italia e dell’Appennino Centrale. La possente parete Nord, alta 1.200 metri, è figura di straordinaria bellezza e libro aperto sulla geologia del Gran Sasso d’Italia. Nel profondo ospita la presenza, invernale e primaverile di un nevaio di origine valanghiva. Sulle cenge laterali è facile osservare gli agili Camosci d’Abruzzo che rapidi si muovono tra le rocce, annullando le leggi della gravità. La storia alpinistica della Parete Nord è giunta al 90° della prima ascensione e rinvia ai salitori del 1934 (20 settembre), gli aquilotti del gran sasso Antonio Panza e Bruno Marsilii che, non creduti, ripetettero l’ascensione dopo due anni, il 15 agosto del 1936, inchiodando in parete un evidente maglione rosso, ben visibile dal basso.
Dalla strada al sentiero
L’avvicinamento su strada a Castelli merita alcune soste per appressare lo sviluppo della catena montuosa che da Corno Grande si allunga fino al Monte Coppe preceduto dall’evidente Dente del Lupo.
Dalla visione d’insieme si passa ai particolari del percorso escursionistico. Si inizia dalla località Colle Rustico (770 m) e si snoda lungo il Sentiero 245, con una panoramica selletta che diventa il primo affaccio sulla grande parete per poi ridiscendere al Fosso Morto. Ci si muove sempre attraverso boschi di faggi e torrenti, fino a raggiungere il Fondo della Salsa (1.150 m), per un dislivello di circa 350 metri.
Il percorso, di difficoltà E (escursionistico), ha una durata complessiva di circa 3 ore (andata e ritorno), sviluppandosi per 5 km.
Marco Giardino sarà con noi
La suggestiva ed emozionale escursione sarà arricchita dalle chiavi di lettura del geologo Marco Giardino (Università degli Studi di Torino, Vicepresidente del Comitato Glaciologico Italiano) che darà continuità ambientale a quanto illustrato il giorno prima a Teramo. Sarà molto utile prendere appunti e fare tesoro delle osservazioni in ambiente, dei segni rilevati del cambiamento climatico e delle cause che li hanno generati.
PROGRAMMA 3 novembre
ore 08:30 Ritrovo in Via Carlo Antonio Grue, Castelli
ore 09:00 Partenza escursione da Loc. Colle Rustico (dove si lasceranno le auto)
ore 13:30 Pranzo presso il Rifugio “Enrico Faiani” della Sezione Cai di Castelli
DATI TECNICI Escursione al Fondo della Salsa
Difficoltà: E
Dislivello positivo: 350 m circa
Orario complessivo: 3:00 ore (a/r escluso soste)
Sviluppo complessivo: 5 Km circa (a/r).
Cai Scuola
Unisciti a noi per due giornate di incontri ed escursione dedicati alla consapevolezza del cambiamento climatico e delle sue conseguenze sul nostro territorio.
Cultura e scenografia che si incontrano
Cai Scuola consiglia questa esperienza per le finalità educative, di sensibilizzazione ambientale e di avvicinamento alla montagna. L’escursione da Colle Rustico al Fondo della Salsa è un itinerario accessibile e praticabile per insegnanti e studenti interessati a conoscere biodiversità e geodiversità del Gran Sasso d’Italia (che è Parco Nazionale), insieme alla singolare storia alpinistica raccontata ai piedi di una grande Parete Nord, difficile da salire, frastagliata nelle linee che la compongono, a iniziare dallo zoccolo erboso, per proiettarsi in disegni sempre più arditi, che la natura ha amato rappresentare, fino alle aeree e spettacolari balconate. Queste ultime sono raggiungibili dall’alto, con incredibile affaccio verso il Fondo della Salsa, iniziando l’escursione da Campo Imperatore, dalla località Fonte Vetica.
Gruppo di Lavoro
CAI SCUOLA
filidido
1 novembre 2024