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APPROVATO IL LOGO CAI SCUOLA- 5 ottobre 2024, Giornata mondiale degli insegnanti

domenica, 6 Ottobre 2024

APPROVATO IL LOGO CAI SCUOLA- 5 ottobre 2024, Giornata mondiale degli insegnanti

Il logo Cai Scuola è stato approvato sabato 5 ottobre 2024, “Giornata mondiale degli insegnanti“. Il Consiglio Centrale Cai, riunito a Milano, ha scelto il simbolo che accompagnerà le azioni rivolte al mondo della Scuola. Importante e benaugurante la coincidenza dell’approvazione del logo Cai Scuola nello stesso giorno in cui il mondo parla di istruzione, insegnamento, educazione, di giovani.

Giornata mondiale degli insegnanti
L’obiettivo della Giornata mondiale degli insegnanti è quello “di mobilitare il sostegno agli insegnanti e di garantire che i bisogni delle future generazioni continuino ad essere soddisfatte dai docenti“.

Vicino agli insegnanti
Il Cai Scuola è vicino agli insegnanti e, proprio in questi giorni, propone i seguenti progetti:

Vicino ai giovani
Il Cai è con i giovani: li avvicina alla montagna e ne valorizza le competenze.

Il logo Cai Scuola è nato dall’incontro tra il giovane studente del Liceo Archimede di Acireale, Sebastiano Mangiagli, e la montagna, avvicinata con la classe attraverso progetti Cai proposti da Felicia Cutolo, insegnante e Coordinatrice Cai Scuola, che ne ha colto la sensibilità e lo ha invitato ad esprimerla. Il risultato è stato subito apprezzato e, con un importante gesto di inclusione attento ai giovani, il Consiglio Centrale Cai ha adottato il logo, frutto di creatività e corale condivisione di studenti. Un dedicato filmato mostra i passi che hanno accompagnato la “nascita del logo”

Lente di ingrandimento
Tra i tanti elementi inseriti nel logo Cai Scuola ci fermiamo, in particolare, sulla lente d’ingrandimento che ingloba la lettera C di Cai. La lente invita a fermarsi e osservare, avvicinandoci ai particolari che il nostro occhio non riesce a cogliere. È un messaggio di mobilità lenta e attenta che, nel percorrere un sentiero, suggerisce di guardarci attorno. Ma è anche una metafora perché ci invita a raccontare una società che cambia, utilizzando la montagna così sensibile alla crisi climatica, come “lente di ingrandimento”, che ci porta a osservare la realtà attorno a noi e dentro di noi, riconducendo ad essa gli irrinunciabili valori di equilibrio, sostenibilità e resilienza delle “terre alte”.