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Altri progetti CAI Scuola con Ministero Ambiente – MATTM 2019

Con il Club Alpino Italiano il MATTM ha co-progettato n.5 proposte di Educazione Ambientale interessanti altrettanti Parchi Nazionali sulle Alpi e in Appennino. 

Il Segretariato Generale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha selezionato proposte di attività di educazione ambientale coerenti con i principi e gli impegni espressi nella Carta sull’Educazione Ambientale e sullo Sviluppo Sostenibile, sottoscritta il 23 novembre 2016 in occasione degli Stati generali dell’Ambiente e con la strategia plastic free avviata dal Ministero, finalizzata ad abolire l’uso delle plastiche mono uso e a incentivare l’adozione di comportamenti e scelte di consumo coerenti con questa finalità e con quelle di potenziamento di comportamenti virtuosi in tema di educazione ambientale in senso lato.

Le azioni proposte  hanno consentito la realizzazione, prioritariamente, nei territori di pertinenza dei 24 parchi nazionali, di progetti in materia di educazione, comunicazione ambientale e allo sviluppo sostenibile da parte di associazioni riconosciute operanti nel settore della tutela ambientale e della promozione di corretti stili di vita, in collaborazione con le scuole primarie, le scuole secondarie di primo e secondo grado del sistema nazionale di istruzione.

Parco Nazionale del Pollino - Il richiamo della foresta

Tra gli habitat “portatori” di biodiversità, il bosco è certamente tra quelli che, pur essendo tra i più diffusi nell’area del Parco Nazionale del Pollino, non sempre è realmente conosciuto nelle sue caratteristiche ecologiche e quale contenitore di biodiversità. Con il progetto “Il richiamo della foresta” il CAI intende stimolare l’interesse e la curiosità verso questo habitat, molto ricco di stimoli e ben presente nell’immaginario e, a volte, nel vissuto delle bambine e dei bambini di questo territorio. Il progetto è destinato a 8 classi, principalmente della scuola primaria e/o secondaria di primo grado di Istituti Comprensivi ricadenti nel perimetro del Parco Nazionale del Pollino.

Partner di progetto saranno gli agenti del corpo dei Carabinieri Forestali che accoglieranno le classi in qualità di “padroni di casa” nella prima uscita. Il progetto si articolerà in 8 uscite sul territorio (4 incontri per ogni Istituto comprensivo coinvolto). Attraverso metodologie dell’educazione non formale le attività proposte mireranno a sviluppare il pensiero critico, a evidenziare le complessità del mondo naturale, a privilegiare il rapporto diretto con la realtà, a valorizzare le competenze e le esperienze personali e a sviluppare comportamenti corretti e buone pratiche come evitare l’utilizzo di oggetti usa e getta (in particolare di plastica) e preferire oggetti riutilizzabili – progetto Cai “evviva la borraccia” – liberi dalla plastica.

A ogni classe verrà assegnato uno spazio ben definito nel bosco (di circa 250 m2). Successivamente i componenti della classe vengono divisi in gruppi di 3-4 bambini, ogni gruppo avrà una sua sottoarea e ciascun bambino sarà invitato a scegliere un albero che diventerà il “suo” albero ed al quale magari attribuirà un nome. Infine, in ognuna di queste sottoaree verrà installato un nido artificiale (come descritto successivamente). Ogni incontro prevederà attività di tipo “sensoriale”, ludico, scientifico e naturalistico e verrà privilegiato l’approccio dell’“imparare facendo” e quindi dell’esperienza diretta. Nel corso delle uscite saranno presenti momenti di pulizia del bosco. Al termine del progetto verrà somministrato a tutti i partecipanti un questionario di verifica degli obiettivi. Si porrà l’attenzione al benessere dei partecipanti, cercando di creare un clima positivo, favorevole alle relazioni e agli scambi interpersonali.

Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise - Montagna, clima e uomo: cambia il clima e cambiano i comportamenti dell’uomo

Le montagne possono essere considerate dei veri e propri laboratori per conoscere il territorio e comprendere meglio come l’influenza del clima incida nella vita di tutti i giorni. Esse conservano luoghi e testimonianze della vita degli uomini, della loro cultura, della loro arte, della loro semplice esistenza.

Il progetto si pone la finalità di proporre il territorio Abruzzese del PNALM come un vero laboratorio per l’applicazione di buone pratiche per la mitigazione dei cambiamenti climatici, l’adattamento e la resilienza di fronte alle sfide ambientali. Il progetto, attraverso interventi in aula ed escursioni per singole classi interessate, tenderà proprio ad offrire ai ragazzi spunti per conoscere e riflettere sui cambiamenti climatici e sulle interazioni che possono avere sulle risorse naturali acqua e boschi, sui possibili danni che possono causare e sui comportamenti umani da tenere per mitigare il fenomeno, l’incuria e gli atti dolosi.

Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano - Uomini e foreste: conoscere per difendere

Il progetto intende promuovere azioni di conoscenza diretta dell’ambiente naturale montano attraverso il coinvolgimento diretto di alunni e insegnanti degli istituti comprensivi presenti nell’area del Parco Nazionale Appennino tosco-emiliano (PNATE). Le attività previste sono volte a sviluppare e sostenere le conoscenze e le competenze di lettura ed uso del patrimonio naturale presente nel territorio del Parco, con particolare riguardo all’ambiente della foresta montana.

Attraverso un approccio “lento” al territorio, i ragazzi saranno guidati alla scoperta, alla frequentazione ed all’uso consapevole e sicuro di questo particolare habitat e, nel contempo, verranno stimolati all’uso e alla crescita delle competenze personali connesse con le autonomie personali, le capacità di lettura e orientamento nello spazio, la relazione tra pari.

A fianco di specifici momenti formativi per il corpo docente e per le classi coinvolte, le visite guidate, i soggiorni ripetuti in strutture ricettive montane (Rifugi e Bivacchi), le esperienze di cammino sui sentieri storici e pernottamenti in tenda saranno le modalità di azione privilegiate per gestire e sviluppare la progettualità. E’ prevista inoltre un’attenzione specifica per i bisogni educativi speciali e per l’inclusione degli alunni con disabilità motorie anche severe (possibile utilizzo Joelette, installazione bagno chimico per disabili).

Parco Nazionale dello Stelvio - Scuole alpine per la valorizzazione e l’educazione alla sostenibilità del territorio

Il progetto sperimenta concretamente percorsi educativi formali che scaturiscono delle indicazioni contenute nell’Alpine School Model – Modello di Scuola Alpina. Tali percorsi educativi potranno caratterizzare la certificazione delle “Alpine School”, gestite da un network internazionale di organizzazioni. Si rende tuttavia necessario, a complemento del lavoro teorico-pedagogico, individuare un quadro di governance con soluzioni attuative in ciascun ambito nazionale, da potere presentare alle scuole e alle organizzazioni non-formali per favorirne la stabile collaborazione verso la definizione di proposte formative ed educative capaci di sostenere le sfide di sostenibilità dei territori alpini (e per estensione montani).

Il Modello di Scuola Alpina è basato su indicazioni pedagogiche già validate, nell’ambito del progetto YOUrALPS, da 14 siti pilota, tutti costituiti sulla cooperazione tra un istituto scolastico e un’area protetta (regionale o nazionale), nei paesi dell’area alpina aderenti al progetto (Italia, Slovenia, Francia, Austria, Germania). Tuttavia, per permettere alle istituzioni scolastiche e alle organizzazioni coinvolte in percorsi educativi non-formali di collaborare fattivamente e stabilmente nel corso del tempo e di mettere a punto proposte educative efficaci, occorre comprendere quali risorse e soluzioni di sistema, che coinvolgano le istituzioni pubbliche e private del territorio, sia necessario attivare.

L’ambito sperimentale scelto riguarda il territorio 2019 – riepilogo progetti di EA CAI-Parchi – della Valtellina, dove sono situati due dei siti pilota italiani, l’Istituto Comprensivo Statale Alberti di Bormio, in collaborazione con il Parco Nazionale dello Stelvio di Lombardia e l’Istituto Comprensivo Damiani di Morbegno (SO). Il Club Alpino Italiano, sezione centrale e sezione di Bormio, soggetto proponente di progetto, individuerà e attiverà le risorse educative necessarie al livello nazionale e locale per creare una stabile collaborazione per l’educazione alla montagna esperita sul campo. Il Modello attuativo risultante dal presente progetto verrà presentato come best practice nei contesti internazionali relativi allo sviluppo delle Scuole Alpine.

Parco Nazionale del Gran Paradiso - H2O: Risorsa a 360° nel Parco Nazionale Gran Paradiso

Progetto trasversale incentrato sulla risorsa naturale considerata in generale la più comune e rinnovabile, senza avere la consapevolezza che “rinnovabile” non significa “eterna” ed è insostituibile alla vita. Il progetto è multisettoriale e, pur essendo incentrato sulla tematica “acqua”, presenta ricadute su diversi ambiti informativi, educativi e formativi che si rivolgono ad una pluralità di destinatari, dai cittadini, alle scuole, alle istituzioni, agli operatori economici del territorio, ai turisti.

Sono previsti: la corretta comunicazione in vista dell’apertura di un Centro sulla biodiversità delle acque che sarà ultimato e inaugurato nel 2019 in Valsavarenche (Frazione Rovenaud), il quale, presentando all’interno alcuni soggetti vivi della specie lontra (Lutra lutra), non dovrà essere percepito come uno zoo, ma come centro di riproduzione e serbatoio genetico; il mutamento di abitudini ormai radicate, come l’uso della plastica come contenitore per l’ acqua, la percezione del valore della risorsa attraverso modalità innovative e immersive nella Natura a cui tutti noi apparteniamo (anche di altre Aree Protette nazionali), il coinvolgimento delle comunità locali al fine di migliorare il loro senso di appartenenza al Parco e la loro condivisione degli obiettivi di tutela.

Quanto in programma diventa “ponte”, con esperienze acquisite e materiali prodotti, per le iniziative del successivo anno scolastico, che vedrà coinvolti 1500 ragazzi grazie al consolidato progetto didattico del Parco dal titolo “Chi ama protegge”.