STATI GENERALI DELLE AREE PROTETTE
I SEI PUNTI DI LAVORO EMERSI DALLA DUE GIORNI DI DIBATTITO
Roma 17 – 18 dicembre 2024

Ritorniamo, dopo la News del 19 dicembre, sull’appuntamento promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica insieme a Federparchi. Tema guida la Legge Quadro 394 del 91 con la necessità di apportare cambiamenti per le mutate condizioni sociali e ambientali dopo oltre 30 anni dalla promulgazione.
Poniamo in evidenza i sei punti di lavoro emersi dalla due giorni di dibattito.
Presente il ruolo dell’Educazione all’Ambiente e alla Sostenibilità.
News Cai Scuola del 19 dicembre 2024
dopo STATI GENERALI delle AREE PROTETTE: 17 e 18 dicembre 2024 – informazione, formazione educazione ambientale per la LQ 394/91
La percezione
Determinante migliorare la “percezione del sistema delle Aree Protette”, superando il “limite culturale” che le colloca come portatrici di limiti e divieti. I sei punti di lavoro delineano il prossimo scenario operativo.
– i 6 punti
Il sottosegretario Claudio Barbaro (MASE), nel suo intervento, ha rimarcato l’importanza di un ampio confronto e in conclusione dei lavori il direttore generale della Direzione Tutela Biodiversità e Mare (TBM) del MASE, Francesco Tomas, ha illustrato i sei punti emersi dalla discussione e che costituiranno la base di un documento che sarà successivamente condiviso:
- Velocità/flessibilità decisionale
Il sistema è appesantito, sia dai gravami delle nomine gestionali, sia dalle stesse strutture interne. Valutare quindi come e quanto sia possibile proporre modelli più efficienti che sappiano conciliare tutte le esigenze in campo. Capire cosa l’Ordinamento si aspetta, complessivamente, da un Ente Parco o dalle altre Aree Protette è esiziale per formulare il migliore modello di Governance.
- Governance
Il tema della Governance per Riserve e Aree Marine si è riproposto, nell’assunto che in questo caso, a differenza degli Enti Parco, gli Enti Gestori non hanno funzioni proprie ma svolgono la loro attività in virtù di una delega da parte del Ministero. Una più pertinente definizione della governance, delle funzioni e delle autonomie ad essa attribuite, pone anche il tema dell’Organico.
- Organico
I Parchi e le altre Aree Protette, lamentano carenza di Organico amministrativo e di vigilanza. È un tema da risolvere e da sviluppare anche in materia di autonomia gestionale e di impego delle Risorse.
- Risorse
Emerge la esigenza di promuovere uno sviluppo di una finanza pubblica delle aree protette, che al netto dei trasferimenti Statali, che naturalmente deve essere congrua, deve prevedere criteri di premialità, evitare residui non impiegati ed avanzi, agevolare un regime di agevolazione fiscale per l’ottenimento di trasferimenti liberali o di sponsorizzazioni, anche in una logica di intervento centrale, anche per godere dei vantaggi di una economia di scala. All’uopo, emerge sempre più la necessità di coordinamento.
- Coordinamento
Coordinamento significa unità di visione, di narrazione, di prospettiva di tutte le Aree Protette. È in analisi la creazione di un organo al vertice della Rete complessiva di tutte le Aree Protette, nazionali e regionali, al fine di promuovere interventi comuni, collegamenti strategici, sviluppo unisono di indirizzi in svariati campi, compresa la attività scientifica, di promozione, di educazione ambientale
- Educazione Ambientale
Intendere la Educazione ambientale come il principale e più utile “momento di contatto” fra le Aree Protette e i cittadini, non solo quelli che vivono nei Comuni situati all’interno delle stesse. Una vera e propria opera di Cultura ambientale che, attraverso l’enorme patrimonio delle Aree Protette può e deve diffondersi sul territorio.
– informazione, formazione educazione ambientale per la LQ 394/91
L’Educazione ambientale viene visto come il principale e più utile “momento di contatto” fra le Aree Protette e i cittadini, non solo quelli che vivono nei Comuni situati all’interno delle stesse. Una vera e propria opera di Cultura ambientale che, attraverso l’enorme patrimonio delle Aree Protette può e deve diffondersi sul territorio.
– la Montagna unisce
Nel Cai non ci sono Parchi di serie A e di serie B. Il Cai sottoscrive protocolli con Parchi Nazionali e Parchi Regionali con le stesse finalità e le stesse azioni. E’ indispensabile organizzare un sistema integrato delle aree protette, che metta insieme parchi nazionali, parchi regionali, aree marine protette. Un coordinamento unico nella una visione comune aiuteranno a raggiungere l’obiettivo 2030 del 30% di territorio protetto sia a mare che a terra.
Le convenzioni Cai con i Parchi Nazionali e i Parchi Regionali sono un potente strumento che consente a Gruppi regionali, Sezioni, Commissioni e Gruppi di Lavoro, di esserci in montagna da protagonista.
– Educazione Ambientale
Da tutti è stata ribadita la necessità di una efficace comunicazione/educazione ambientale che si diffonda sui territori, raggiunga ogni cittadino e, come Cai, affermiamo miratamente i giovani.
– Ministro del MASE
E’ intervenuto Il Ministro Gilberto Pichetto Fratin agli Stati Generali: “…i parchi sono un’opportunità, non un limite… i gestori delle aree protette sono strumento di sviluppo del territorio … necessaria un’azione culturale e far sentire tutti attori del territorio, personaggi attivi … occorre tenere conto che c’è stata una modifica costituzionale, agli articoli 9 e 41 … dobbiamo guardare a un equilibrio di sistema giuridico, di sistema normativo, di governo complessivi “.
L’Italia è Paese europeo con grande varietà di specie viventi e tra i Paesi con più biodiversità del mondo.
Le Aree Protette sono realtà consolidata sui territori e ne rappresentano gli aspetti qualitativi dove la natura riesce ancora ad esprimersi secondo le sue vocazioni di bellezza, paesaggio, risorse generosamente utili per tutti.
Gruppo di Lavoro Cai Scuola
filidido
15 gennaio 2025
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